Ad Arco di Trento Alessandro Lupino era presente non investe di pilota ma di tecnico federale. Ovviamente venerdì scorso non si sapeva ancora che sarebbe stato proprio lui a sostituire Guadagnini in Svizzera.
Buona lettura!
MXT: Alessandro ci rivediamo 6 mesi dopo l’intervista fatta a Patti. Il debutto con la piccola Desmo250 MX è andato bene, nonostante la moto avesse sole tre settimane di vita.
L: Si, hanno fatto un lavoro mostruoso in Ducati. La moto ha toccato terra il 14 febbraio quindi i tecnici hanno fatto un miracolo se paragoniamo il lavoro fatto con la 450, che girava già da alcuni mesi prima del debutto nell’Italiano Prestige. Anche in questo secondo caso il tempo, se parliamo di moto, era stato breve, ma con la 250 è stato un miracolo perchè avere la moto pronta tre settimane prima della gara e girare solo 8 ore, di cui 2 fatte nel parcheggio, vuol dire solo una cosa: che la moto è nata veramente bene e che è stato fatto un lavoro micidiale. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo andati davvero bene.
MXT: Ma questo ritardo, visto il calendario di gare, ti aveva destato preoccupazione?
L: Il ritardo non mi ha dato preoccupazioni perchè sapevo che che stavano lavorando duramente e che l’impegno era gravoso anche per i meccanici. Sai le persone sono sempre quelle e il 450 prende tanto lavoro, visto che già fa il mondiale, e quindi dovevano trovare il tempo da dedicare anche alla 250.
MXT: Le prime sensazioni che hai sulla 250, rispetto alla 450. Trovi familiarità o si tratta di una moto completamente diversa?
L: No no si assomigliano molto le moto ed hanno le stesse caratteristiche. Penso che la 250 possa essere molto migliorata. E’ una moto acerba ancora, va già forte ma potrebbe andare molto meglio perchè ha un grande margine di sviluppo.
MXT: Il motore Desmo dovrebbe dare, per le sue caratteristiche, tanta potenza in più. A Patti mi avevi detto che da guidare il Desmo è facilissimo.
L: Assolutamente vero. Per questo dico che se ben sviluppata questa moto può diventare il top della categoria. Non ci sono moto nella categoria che possono arrivare a quei picchi di potenza ed allo stesso modo essere sfruttabili al 100%. E’ una moto che può fare davvero la differenza sia nelle prestazioni che nei confronti dei competitor.
MXT: Oggi sei qui ad Arco nella veste di tecnico federale. Dopo il ritiro di Tony si temeva il ricambio generazionale ed invece nella EMX125 abbiamo una valanga di piloti al vertice, nella EMX250 abbiamo Mancini…insomma va benissimo direi.
L: Secondo me possiamo stare tranquilli. Abbiamo tanti piloti che vanno forte nella 125 e che il prossimo anno faranno il salto più impegnativo, ossia il passaggio alla 250. Se tutti riescono ad assorbire bene il cambio di moto direi che per il prossimo futuro siamo messi davvero bene.
MXT: E del fatto che a Riola fossero solo 18 piloti al via della MX2 che opinione ti sei fatto? Il calendario della EMX250 era fermo ma nessun italiano o pilota straniero ha deciso di prendere parte alla gara mondiale.
L: A Riola si corre sulla sabbia ed è una gara molto più impegnativa delle altre e quindi deve essere preparata bene per fare un bel risultato. Inoltre secondo me c’è anche una questione di budget da non sottovalutare, soprattutto visto che le gare della EMX250 sono tredici in calendario, e dunque una gara in più, soprattutto per i team privati, può avere una forte incidenza.
Intervista e foto Daniele Sinatra