RICCARDO BOSCHI: IL PILOTA CONTA TANTO

Nel venerdì di Arco abbiamo fatto la consueta intervista a Riccardo Boschi. E’ un vero amico per Mxtribe ed è sempre bello affrontare anche argomenti di carattere generale con un team manager che vanta 25 di esperienza nel mondiale. Precisiamo che essendo stata fatta venerdì, nell’intervista non si parla dell’incidente di Gifting avvenuto nelle qualifiche del sabato. Buona lettura.

MXT: Allora Riccardo, il nostro solito confronto annuale. E’ sempre un piacere scambiare due parole con te. Partiamo dalla stagione corrente: Gifting ha fatto un altro salto di qualità e, a parte qualche episodio sfortunato, è molto spesso nella top ten.

B: Quest’anno la stagione è partita molto bene; siamo ancora all’inizio ma se il buongiorno si vede dal mattino…. Isak quest’anno è fisso da noi in Italia, ha cambiato anche la preparazione e ha lavorato molto bene in inverno e ne stiamo raccogliendo i frutti.

MXT: sei consapevole del fatto che continuando così te lo porteranno via l’anno prossimo?

B:E’ il mio compito, sono qui apposta. Come già sai, il mio compito per Yamaha è quello di far crescere i giovani, anche con il programma BLU CRU. Prendiamo un giovane e lo facciamo crescere. Questo è l’obiettivo ed è anche una cosa naturale. Sono consapevole del fatto che Isak andrà via probabilmente. Già quest’anno alcuni team si erano fatti avanti per averlo in squadra, però ha preferito continuare il percorso che aveva iniziato con noi.

MXT: Abbiamo sempre parlato dello stato di salute del mondiale. Ci siamo confrontati sui limiti di età della MX2, sulla crisi economica…quest’anno come la vedi la situazione?

B: Con il calendario sempre con più gare e le nuove trasferte inserite è sempre più difficile. Siamo sempre al limite, anche perchè sono aumentati i costi, come aerei, alberghi etc. Noi ci gestiamo bene, facciamo le cose con attenzione stando attenti a tutto.

MXT: Un dato che balza agli occhi sono i pochi iscritti al mondiale MX2. Una settimana fa a Riola erano solo 18. Come si deve interpretare questa carenza di iscritti? Il limite di età è cosa nota. Forse anche il calendario della EMX250, molto gravoso, non agevola i piloti che vorrebbero correre nelle domeniche libere?

B: Il calendario è fitto anche per i piloti dell’Europeo e ci vuole un budget importante che, come dici bene, non agevola il salto nel mondiale nelle domeniche libere da impegni. Ci sono pure i campionati nazionali da disputare. E’ strano però che gli italiani, che storicamente passano del tempo a Lommel, con i costi che ne derivano, poi non corrano in Italia su una pista molto simile. Secondo me non è stato un problema di costi, 300 euro di traghetto li ammortizzi, ma più della tipologia di pista. La federazione sta correndo ai ripari e infatti una prova dell’italiano Junior sarà proprio a Riola. Abbiamo l’occasione di avere una pista del genere in Italia ed è giusto che i piloti corrano sulla sabbia. Certo 18 piloti sono pochi, ma secondo me, come detto, ha influito il tipo di pista. Riola è tosta, mentre oggi sul duro ovviamente le iscrizioni sono molte di più. Nessuna paura di cimentarsi nel mondiale qui ad Arco!

MXT: Lo scorso anno molti team hanno chiuso, però, come dice l’organizzatore, i team vanno e vengono. In più abbiamo il caso di Guillod che da privato fa grandi risultati. Possiamo dire che, al di là del team e della moto, nel motocross il pilota fa ancora la sua parte?

B: Assolutamente si. Nel cross il pilota conta al 70/80%, soprattutto nella MXGP. Nella 250 direi che la percentuale è 50 e 50, ma nella 450 il pilota conta molto di più. Vedi Gifting: la sua moto è fatta da noi con un bel supporto di Yamaha ma non è una moto factory. Eppure si sta togliendo delle belle soddisfazioni. La Yamaha di base è una moto pronto gara, basta metterla a punto e nel mondiale fai la tua figura. Oltre la moto ci sono altri fattori che entrano in gioco: come si trova il pilota nella squadra, come va la sua vita privata e tanto altro. Serve il mix perfetto. Se un pilota non si trova con la squadra, moto factory o meno, non arriverà mai a certi risultati. Il pilota deve stare bene in tutti i sensi per rendere al meglio. La vita del pilota non è fatta solo dai giorni di gara, ma anche dal resto. 

MXT: Domanda bastarda. Gli spettatori nel motocross sono veri appassionati. Voi di Yamaha, assieme a qualche altro team, siete gli unici ad avere ancora i camion con le tende. Lo spettatore ha così la possibilità di vedere moto, piloti e magari scambiare più facilmente due parole. Che ne pensi dei nuovi bilici con le vetrate?

B: lo dico subito: non mi piacciono. Sono contrario. La gente che viene alle gare è appassionata, magari ha anche la moto a casa e pratica il motocross. Infront ha fatto una cosa giusta: ha mandato una lettera in cui invita i team ad utilizzare i camion tradizionali con la tenda e non questi camion con i vetri stile acquario. Solo che molti team ormai li hanno adottati e non è facile tornare indietro.

MXT: e io che pensavo che fossero invece benvoluti anche dall’organizzazione!

B: Per niente, anzi ha invitato i team che già li hanno in uso ad utilizzare almeno i vetri chiari. Qui non siamo in MotoGp o in F1! Il pubblico è fatto da appassionati! Io non li utilizzerò e sono d’accordo con Infront.

MXT: ne abbiamo parlato già in altra intervista, ma rifaccio la domanda: i premi ai piloti sarebbero sempre ben accetti?

B: Si, ci vorrebbero i premi gara, anche bassi ma ci vorrebbero. I team privati senza supporto delle case avranno sempre più difficoltà ad andare avanti, salvo che il proprietario non sia un miliardario che si fa il team per divertimento. Raikkonen, anche senza essere factory, non credo avrebbe problemi a partecipare senza supporto di una casa!”

MXT: Qualche giovane pilota sui cui hai messo gli occhi addosso?

B: Devo dire che in Italia c’è un bel vivaio che sta venendo su. C’è un bel giro di piloti. Ed è un bene che TM e Yamaha con il BLU CRU stiano investendo sui giovani. Il programma BLU CRU permette ad un amatore che si mette in luce nei campionati nazionali di prendere parte alle finali e, nel caso di vittoria, il premio finale è un posto da noi di JK Racing, tutto supportato e pagato da Yamaha. Questo non lo fa nessuno, solo la Yamaha.

MXT: Grazie Riccardo è sempre un piacere.

B: Anche per me, alla prossima.

Intervista e foto Daniele Sinatra

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