KTM RASSICURA MA…..

KTM con un comunicato cerca di rassicurare sulla sua attuale situazione finanziaria e sul suo futuro. In un comunicato diramato con tanto di video si dichiara pronta a superare tutte le difficoltà affidandosi al mantra delle corse Ready To Race.

Ma la stampa austriaca sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione e vi sono delle criticità (qui il link )

Come previsto dalla procedura in autogestione austriaca si è tenuta, decorse tre settimane dalla sua apertura, la prima riunione con i creditori; oggetto dell’incontro è stata la relazione del curatore fallimentare che, in base agli accertamenti svolti, ha informato i creditori in merito alla sussistenza di presupposti o per la chiusura immediata dell’intera azienda o dei singoli settori o per la sua  prosecuzione e dunque se il piano di ristrutturazione previsto sia fattibile e conveniente per i creditori rispetto alla mera liquidazione in caso di dichiarazione di fallimento.

Ci sono notizie positive: il curatore si è espresso favorevolmente sul punto e c’è collaborazione tra debitore e creditori, tanto è vero che nessuno dei creditori presenti ha chiesto la revoca dell’autogestione in corso. Domani il Tribunale, sulla scorta della riunione, ratificherà la prosecuzione dell’attività di impresa che al momento ha una liquidità sufficiente per andare avanti sino alla prossima riunione di revisione del piano.

Si prevedono meno licenziamenti (circa 300 in luogo dei 500 previsti al momento della presentazione del piano) da ripartirsi tra le tre società coinvolte (KTM AG, KTM Forschungs & Entwicklung GmbH e KTM Components GmbH) e il regolare pagamento degli stipendi per il mese corrente di dicembre.

Come da prassi in questi tipo di procedure è stato nominato il comitato dei creditori che svolge attività di controllo e fornisce pareri che possono essere anche vincolanti.

Per quanto riguarda il piano vi sono dei punti critici:

  1. l’interruzione dei pagamenti non essenziali alle varie filiali (che potrebbe causare il fallimento delle filiali stesse sparse per il mondo)
  2. il taglio dei costi legati alle corse: in particolare potrebbero saltare le partecipazioni ai campionati moto3 e moto 2 in forma ufficiale. Non si parla di MotoGP e di motocross (per fortuna nostra).

Inoltre KTM Ag deve sostenere i costi delle altre due società coinvolte e poichè in generale le tre società coinvolte non sono in grado di far fronte ai pagamenti richiesti dal piano è necessario l’ingresso di un investitore; si prevede al momento di raggiungere un accordo entro metà  gennaio con il presunto investitore (chi sarà? l’indiana Bajaj, Redbull, un fondo di investimento?).

Allo stato attuale quindi non è ancora possibile effettuare una valutazione seria sull’adeguatezza o sulla fattibilità del piano di ristrutturazione che prevede il pagamento dei creditori nella misura del  30%.

 

 

 

 

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