Abbiamo incontrato di nuovo Riccardo Boschi nel sabato di Maggiora. Riccardo ormai lo possiamo considerare un nostro amico e fare un’intervista ogni volta che ci becchiamo è un piacevole rito anche perché offre sempre spunti di riflessione interessanti. Buona lettura.
MXT: Ciao Riccardo. Quest’anno impegno massimo nella MXGP con due piloti e nessuno nella Mx2. Come mai?
B: E’ stata una scelta dettata dal fatto che i piloti seguiti anche da Yamaha Italia dovevano fare il salto in MXGP. Pertanto abbiamo puntato solo su questa classe, seguendo sempre la nostra filosofia di dare supporto ai giovani.
MXT: L’ingaggio di Gifting è stato un bel colpo visti i buono trascorsi nella MX2. Sta correndo molto bene, immagino tu sia soddisfatto.
B: Sono molto soddisfatto perchè sta facendo dei bei risultati, migliorandosi sempre più.
MXT: Un pilota talentuoso e capace anche di saper soffrire. Nonostante la mano rotta in Francia la settimana dopo ha corso a Montevarchi per non perdere la leadership del Campionato Italiano Prestige.
B: Lavorando insieme posso dire che è un vero vichingo! E’ un duro che non molla mai ed è molto determinato. Mi ha detto che voleva tenere duro per mantenere la leadership del campionato e che avrebbe provato a correre. Io credevo fosse impossibile, vista la frattura alla mano, e invece ha corso molto bene. I medici che lo seguono ovviamente dopo la gara gli hanno detto che bisognava stare a riposo, altrimenti la frattura non si sarebbe mai saldata. Adesso sta meglio e ci prova qua a Maggiora a rientrare anche se non abbiamo trovato le condizioni migliori per ripartire (per la cronaca: l’intervista è stata realizzata dopo la manche di qualifica corsa nel fango; domenica Gifting coglierà un bel sesto posto nella seconda manche miglior piazzamento in gara quest’anno!)
MXT: Anche i giovani della 125 ti stanno dando soddisfazioni. C’è anche un siciliano in squadra.
B: Si Alessandro Di Pietro! Noi siamo il team di riferimento per la Yamaha bLU cRU e quindi il vincitore del trofeo viene mandato a correre da noi con il supporto della casa per tutta la stagione. E questo è il caso di Giorgio Orlando. Alessandro, invece, si stava allenando in Toscana, si è creata un’occasione e devo dire che siamo contenti, sta imparando in fretta.
MXT: Il movimento italiano sembra essere messo molto bene. A parte i piloti che corrono in pianta stabile nel mondiale, sembra ci sia un bel vivaio nelle classi dell’europeo.
B: Si ci sono diversi piloti che stanno emergendo e c’è un bel vivaio. Questo è il frutto del bel lavoro che viene fatto già a partire dal minicross cosicché negli anni seguenti ti ritrovi dei bei piloti che possono emergere e fare bene. In Italia il livello del minicross è molto alto e speriamo che continui così anche in futuro.
MXT: Rispetto ad alcuni anni fa e alle prime interviste che abbiamo fatto il motocross sembra mostrare segni di vitalità con l’ingresso di nuove case come Triumph e Ducati. Dall’altro lato però c’è un colosso come Ktm che riduce il budget anche per via dei costi che sta sostenendo in MotoGp. Come vedi la situazione?
B: La situazione a livello mondiale non è cambiata molto, ci sono molti paesi in recessione e guerre. In effetti anche io ho sentito di queste voci su KTM e so anche di riduzione del personale in fabbrica. Però al contempo è un bene l’arrivo di nuove case come Ducati e Triumph perchè prima di entrare avranno fatto le opportune analisi anche a livello economico e quindi significa che il settore tiene. Inoltre stanno investendo sul motore termico e non sull’elettrico e questo dà speranze per il futuro del motocross che non dovrebbe essere oggetto a breve termine di cambiamenti epocali in termini di regolamenti.
MXT: Grazie Riccardo, è sempre un piacere.
B: Anche per me, alla prossima.
Intervista Giuseppe Ricotti e Daniele Sinatra. Foto Ricotti