RSP CLASSIC 2022
Day 1
Dopo il brillante esordio nel 2021, è tornata sul magnifico impianto di Arco di Trento la RSP CLASSIC, manifestazione di calibro internazionale che quest’anno annota al via quasi 200 piloti di 11 paesi diversi. Il notevole sforzo profuso da tutta la macchina organizzativa, capitanata dall’ideatore della manifestazione Guido Zocchi, è stato ripagato già in questa prima giornata di gare.
Il Day 1 dell’evento si è aperto alle ore 12 con le prove cronometrate: cinque minuti di libere seguite da un quarto d’ora di qualifiche ufficiali che hanno designato gli schieramenti dietro al cancelletto di partenza. Un primo momento utile ai corridori per saggiare le condizioni del tracciato, tenuto come sempre in maniera impeccabile dal Motoclub Arco diretto dal responsabile Gianfranco Pasqua. Inoltre, molti dei partenti hanno testato il nuovo layout della pista, che è stato invertito rispetto alla stagione passata. Dalle 125 alla classe Team Nations, le battute iniziali non hanno risparmiato emozioni, merito del grande impegno messo in campo da tutti i presenti.
Alle ore 15 si sono poi aperte le danze con il via delle manche d’apertura, sempre con le ottavo di litro protagoniste in prima battuta, a cui hanno fatto seguito le altre sette categorie. Frazioni agguerrite e dense di momenti intensi che non sono passate inosservate agli occhi degli appassionati. Nella ottavo di litro si è assistito ad un assolo di Matteo Borghi, scattato come un fulmine al via e autore di una prestazione eccellente. Dopo la pole position registrata in mattinata, il pilota della Honda ha acciuffato il successo con una ventina di secondi di vantaggio su Andrea Bisi e Coles Matt. Gara interessante anche quella della Twinshock riservata agli anni under 60, merito di Emmanuel Hubert che ha soffiato sul filo di lana l’affermazione dalle mani di Alessio Soldà, comunque ottimo secondo, mentre il gradino più basso del podio è stato conseguito da Frank Hubert. Nella medesima categoria, riservata però alla over 60, si è imposto Giuliano Giovanelli, con Valter Chiappa alla piazza d’onore e Giordano Dallari a completare la top 3. Successo a tinte azzurre anche per quanto ne concerne la classe Evo, grazie alla brillante prestazione di Gianluca Credi che ripete quanto di buono fatto vedere nelle prove e porta a casa il primo posto, precedendo nell’ordine Mirko Credendini e Stefano Miani. In seguito, è stato il belga Julien Van Der Auwera a fare sua Gara 1 della classe Super Evo/Open, aggiudicandosi la heat con una decina di secondi di vantaggio su Daniele Dallatomasina. E’ toccato poi alle due categorie della classe 50 cimentarsi sul tracciato Ciclamino: sui mezzi realizzati fino al 1977 è stato l’olandese Johan Kistemaker a svettare sul resto del gruppo, mentre in quella dedicata ai propulsori costruiti dal 1978 al 1982 Stefano Dalla Libera ha piazzato la zampata vincente, terminando davanti all’olandese Dave Xhofleer. L’ultima gara di giornata ha visto andare in scena i piloti della Team Nations: Brad Anderson ha avuto la meglio su Andrea Cervellin, dopo una battaglia che non ha risparmiato emozioni. Terzo posto per un concreto Pier Filippo Bertuzzo, che ha chiuso davanti a Ivo Lasagna e Jamie Skuse.
Tra le varie manche svolte, vi sono da rimarcare le due della Twinshock valide per il Trofeo Basilio Portelli, in ricordo dell’importatore della Maico. Una premiazione speciale che ha visto salire sul palco Jonathan Beaulieu, Paolo Casella, Alessandro Daverio (primi tre piloti Maico nella under 60) Valter Chiappa, Paolo Proverbio e Claudio Erculiani (primi tre classificati della over 60), affiancati sul podio da Gianluca e Stefania, figli dell’indimenticato Basilio.
Una prima giornata partita con il piede giusto e vissuta con il cuore in gola dagli appassionati dal cuore tassellato, tra sorpassi, duelli incandescenti e grandi bagarre. Il focus ora è già proiettato verso la giornata di domani, che designerà i nuovi campioni della RSP CLASSIC.