Siamo ormai ben oltre il giro di boa del mondiale 2022. Domenica in Germania si è disputata l’undicesima prova del campionato del mondo: ne rimangono 8. A questo punto della stagione dopo il trittico di gare consecutive possiamo lasciarci andare a quale riflessione.
Nella MXGP non c’è ormai storia. Chi mai potrebbe togliere il titolo mondiale a Tim Gajser? Lo potrebbe perdere solo lui a questo punto. Se consideriamo che al via il campionato era già orfano dei piloti che lo hanno preceduto, seppur di poco, la scorsa stagione (Herlings e Febvre infortunati) e che i piloti maggiormente dotati (o quotati) si sono infortunati nel corso della stagione (Prado che salta Maggiora e Renaux che in Germania si è infortunato a 4 vertebre) non vediamo nessuno che possa impensierirlo. Troppo una spanna sopra tutti lo sloveno, assecondato da una moto cucitagli addosso. Le tre vittorie consecutive con tre sonore doppiette tra il GP del Trentino e quello di Maggiora hanno scavato un solco significativo nei confronti degli avversari che appare ormai incolmabile. Sebbene Tim abbia avuto, causa influenza, un lieve calo nelle prove successive, in Germania il pilota Honda ha ripreso a marciare nei suoi consueti ritmi. Con 101 punti di vantaggio su Seewer può dormire sogni tranquilli: attaccare se necessario, gestire dove serve.
Lo svizzero della Yamaha dal canto suo ha avuto un cambio di passo nelle ultime due gare. Dopo un inizio di stagione travagliato, condito da diverse cadute, sembra che Jeremy abbia trovato la quadra e al momento è uno dei piloti più veloci in pista. Peccato gli manchi sempre qualcosa per fare quello step in più per lottare per il titolo sino in fondo.
Al terzo posto Jorge Prado. Purtroppo lo spagnolo ha commesso troppi errori nelle gare in cui Gajser è stato praticamente perfetto. Una caduta in Trentino e i tanti errori in Lettonia hanno preceduto l’assenza a Maggiora per un infortunio alla spalla. Di fatto il più talentuoso tra i rivali di Gajser si è fatto fuori da solo nella lotta per il titolo nel momento più caldo della stagione. Un vero peccato. Al rientro ha fatto bene conquistando diversi podi e da qui in poi non potrà che progredire ancora. Sarà una bella lotta tra lui e Seewer per il secondo posto in campionato.
Renaux al debutto stava facendo bene. Nessun timore reverenziale nei confronti della moto o degli avversari. Da antologia la sua doppietta in Spagna. Peccato per questo infortunio che lo terrà a lungo fuori.
Per il resto c’è poco da segnalare: Coldenhoff è al solito incostante, mentre merita una menzione Bogers che sta disputando la sua migliore stagione nella classe regina. Jonass invece sta deludendo un poco.
Positivo il ritorno in gara per Febvre. Nonostante due interventi chirurgici e il poco allenamento, Febvre in Germania è stato addirittura quinto assoluto. La sua presenza sicuramente porterà un poco di pepe al campionato della classe maggiore.
Per quanto riguarda i colori italiani c’è da dire che siamo un bel poco sfortunati. Gli infortuni hanno condizionato troppo i nostri. Forato, autore di una bellissima stagione fino ad Ernèe, nonostante qualche caduta per la troppa foga, ha dimostrato di potersela giocare ad armi pari con gli avversari. Lupino, purtroppo, ha preso parte a pochissime gare a causa dell’appendicite e degli strascichi dovuti a una infezione. Il viterbese non ha alcuna colpa ed è un vero peccato che la sua prima stagione da pilota factory stia andando in malora per eventi da lui non controllabili. C’era tanta curiosità nel binomio con Beta. La casa italiana sta facendo molto bene con Van Horebeek, quindi il rammarico aumenta. Anche Lapucci e Monticelli hanno avuto troppi stop legati a guai fisici. Auguriamo a tutti di prendersi velocemente e di raccogliere le soddisfazioni che meritano.
Un capitolo a parte lo merita ovviamente Guadagnini. Dopo un sofferto avvio nella MX2 (Se non fosse caduta a Maggiora dopo essere partito in testa ci sarebbe stata una storia diversa?) Mattia è passato, per motivi di stazza, in MXGP a partire da Riola. Un investimento sul futuro diciamo e il suo non è un episodio isolato : anche Frediksen da Loket sarà al via in MXGP per lo stesso motivo di Mattia. Nonostante l’apprendistato, la stoffa c’è. Tra qualifiche e gare ha in alcune occasioni sfiorato la zona podio. Bisogna insistere su questa strada perchè il talento e il fisico ci sono. Il prossimo futuro potrebbe riservare belle soddisfazioni.
A differenza della MXGP, nella MX2 la lotta per il titolo è più aperta che mai. I contendenti sono i soliti noti: Geerts e Vialle, con il primo tabella rossa dopo il GP di Germania.
Vialle ha avuto a inizio stagione qualche piccolo problema di adattamento alla nuova moto, ma una volta trovato il bandolo della matassa è stato velocissimo. Paga due zeri pesanti. Il primo a Mantova per una caduta mentre si trovava al comando e il secondo proprio nell’ultimo GP per un guasto alla moto. Senza i due zeri sarebbe abbondantemente primo in classifica. Geerts sotto il profilo della velocità non ha nulla da invidiare al francese, ma come spesso accaduto anche negli anni passati, è più incline all’errore. E di cadute che gli sono costate punti ne ha avute parecchie: c’è da dire, però, che quando è in giornata il belga è davvero un osso duro anche per Vialle.
Un altro problema Geerts se lo potrebbe (o già se lo ritrova?) in casa. Parliamo di Benistant che, rientrato in Portogallo dopo l’infortunio al ginocchio della scorsa stagione, è in fase crescente, anzi sta il francese sta proprio esplodendo. In termini di velocità non ha nulla da invidiare ai primi due e in Germania ha conquistato la sua prima vittoria. Di certo al momento non è neanche disposto a lasciare strada al compagno di squadra. In Francia ha bellamente ignorato le segnalazioni del team, andando a vincere gara 2. Da qui alla fine del campionato sarà la mina vagante nella lotta tra i primi due della classe.
In MX2 in generale ci sono varie sorprese e piloti che stanno facendo bene. Basti pensare a Laengenfelder, terzo in campionato con doppietta in Inghilterra, oppure a Haarup e Horgmo con le Kawasaki. Harrup, considerato una promessa anni fa, con la Kawasaki Dixon sta raccogliendo quei risultati mancati in sella alla Husqvarna ufficiale. Horgmo, alla prima stagione completa nel mondiale, sotto la guida di De Reuver, è sempre nelle posizioni che contano.
Ovviamente tra le piacevoli sorprese va inserito il nostro Andrea Adamo. Il siciliano lo scorso anno lottava costantemente per entrare nella Top Ten. Quest’anno ha fatto un altro step e lotta per la top five. Dopo il podio a Mantova le sue quotazioni sono salite tantissimo, tanto che anche la KTM ha fornito al pilota del team GASGAS SM ACTION un motore ufficiale e già si parla di Andrea come pilota factory Ktm il prossimo anno. Tutto meritato, il lavoro e la dedizione pagano sempre.
Ultima menzione per Liam Everts. Il rampollo, sebbene vittima di qualche infortunio, sta facendo delle belle gare. Occhio che arriva.
Foto e testo Daniele Sinatra