Domani notte parte il campionato Supercross e come ogni anno le aspettative solo altre, forse quest’anno ancora di più. E non potrebbe essere altrimenti considerato che diversi top rider hanno cambiato sella. La classe 450 si rivela sulla carta ancora una volta imprevedibile. Sono tanti i piloti che possono puntare al bersaglio grosso e molti di più al successo nelle singole gare.
Parte ovviamente con i favori del pronostico il campione in carica Cooper Webb, reduce da due titoli e un secondo posto negli ultimi tre campionati. Cooper è rimasto alla KTM che ha presentato una nuova moto: la Limited Edition degli ufficiali arancioni, che prefigura la prossima moto di serie, è stata totalmente rivoluzionata. Webb in conferenza stampa si è detto molto contento della sua nuova arma a disposizione (e non potrebbe dire nulla di diverso) e che la trova perfetta tanto da non avere più cambiato setting dal mese di novembre. Se davvero fosse così allora potrebbe uccidere il campionato, considerato quanto sia forte di testa. Ma considerato il livello degli altri contendenti reputiamo che sarà difficile anche per lui proporsi come dominatore assoluto stile Mcgrath dei tempi migliori. Una incognita potrebbe essere rappresentata dall’abbandono dell’Academy di Aldon Baker anche se non è stato il solo pilota a farlo. Sappiamo tutti quanto sia duro lavorare con Aldon e seguire i suoi metodi militareschi, pertanto accumulare meno stress per gli allenamenti potrebbe essere in realtà un sollievo.
I rivali più pericolosi per Webb sono ovviamente Roczen e Tomac. Il tedesco, secondo lo scorso anno, non ha partecipato al Pro Motocross per risolvere i problemi fisici che lo attanagliano ormai da tempo. Ha passato l’estate a riprendersi ed è stato anche in Europa presso il centro Red Bull in Austria per rimettersi completamente. Ha dichiarato di stare benissimo fisicamente, tuttavia la sua stagione parte già con un piccolo handicap. Nel mese di dicembre ha contratto una malattia (ha specificato che non si tratta del Covid-19) che gli ha rovinato la parte finale della sua preparazione. In ogni caso Ken ha dimostrato già lo scorso anno di potere vincere. Se il fisico lo assisterà sino alla fine del campionato potrà puntare sicuramente a quel tanto sospirato titolo.
La vera incognita è Eli Tomac, fresco di passaggio in Yamaha. C’è molta curiosità su quello che potrà fare Eli in sella alla sua nuova moto. Il nostro direttore, Pietro Ambrosioni, ha già reso note le sue perplessità ( v. Link) in quanto la moto della casa dei tre diapason è molto difficile da guidare. Di certo il pilota sentiva l’esigenza di cambiare aria: la sua stagione da campione in carica non è stata entusiasmante e forse, a questo punto della sua carriera, cambiare squadra e moto per avere nuovi stimoli era per lui l’unica soluzione per rimanere in alto. Stiamo parlando di un pilota che sebbene abbia un solo titolo in bacheca, vanta ben 37 vittorie di gara. Se Eli saprà adattarsi in fretta alla moto potrebbero essere guai per tutti, mentre in caso contrario saranno dolori per lui (magari torneranno le “tomacate”, ovvero gli errori a ripetizione). il pilota si è detto entusiasta del cambiamento, vedremo dopo le prime gare.
In casa Kawasaki è arrivato dall’Husqvarna Anderson. Il campione del 2018 non è più riuscito a ripetersi a quei livelli negli ultimi anni, pertanto il cambio di moto potrebbe avergli giovato. La Kawasaki rimane tra le moto più competitive in assoluto e Jason potrebbe rivelarsi una spina nel fianco per la lotta al titolo. Parte decisamente in salita la stagione del suo compagno di squadra Cianciarulo. Alla sua terza stagione nella classe maggiore, Adam deve fare i conti con l’ennesimo brutto infortunio alla spalla che ne ha condizionato la stagione invernale. Sarà al via domani sera, ma nemmeno lui sa cosa aspettarsi da questa stagione.
Barcia è rimasto fedele alla GasGas e al team, non ha cambiato una virgola. Anche la sua GasGas è rimasta sostanzialmente la stessa perchè non è stata presentata alcuna Limited Edition. Quindi a differenza degli altri piloti del gruppo KTM ( e di Prado nel mondiale) non avrà a disposizione la nuova moto che a detta di tutti gli altri rappresenta un notevole passo in avanti. Basterà tutto questo a Justin? Per i soliti exploit sicuramente si, visto che non l’ho mai considerato un pilota da titolo.
Chi potrebbe rivelarsi come vera sorpresa della stagione è Marvin Musquin. Il francese ha rinnovato con KTM solo per il Supercross e a detta di De Coster, non uno qualsiasi, non è mai stato così forte come in questo momento. A quanto pare il francese, reduce dalla vittoria al Supercross, di Parigi, sembra trovarsi anche lui a meraviglia con la nuova KTM. Inoltre, come Webb, ha abbandonato Baker e scelto come coach David Vuillemin che già ha fatto molto bene con Ferrandis.
Anche Ferrandis non è da sottovalutare. Nella sua stagione da Rookie ha raccolto meno di quanto era nelle sue possibilità. In alcune gare ha dato vita a splendide rimonte ed è stato il più veloce in assoluto in pista. Poi ha vinto il Pro Motocross acquisendo più consapevolezza nei suoi mezzi. Con un anno di rodaggio alle spalle è lecito immaginarlo tra i protagonisti e vderlo cogliere le prime vittorie in campionato.
Alla ricerca della prima vittoria anche l’altro ufficiale Honda Chase Sexton. Lo scorso anno da debuttante, nonostante un infortunio che gli ha fatto perdere diverse gare, ha conquistato tre convincenti podi, perdendo una gara all’ultimo giro e addirittura precedendo Roczen in corsa per il titolo. Quest’anno è chiamato al definitivo salto di qualità.
Anche l’arrivo di Plessinger sulla Ktm desta molta curiosità. Lo scorso anno, dopo due stagioni travagliate, è definitivamente esploso cogliendo il primo podio a Daytona e vincendo con i compagni di squadra, Ferrandis e Stewart, il derby per la quinta posizione in campionato. Anche nel Pro Motocross prima di farsi male stava facendo bene, tanto che su si lui ha messo gli occhi addosso De Coster. Se vale la regola di Webb e Barcia, il passaggio dalla particolare Yamaha al telaio in acciaio della Ktm potrebbe fare impennare ulteriormente il rendimento del pilota, che tra l’altro sa come si vincono i titoli, avendo vinto in 250. Che De Coster abbia in casa il nuovo Webb?
Al posto di Anderson in Husqvarna è arrivato invece Malcom Stewart, alla sua vera prima stagione da pilota factory. Il fratello di bubba ha per le mani la sua grande occasione di porsi al vertice della specialità, inoltre, a differenza di molti colleghi, si allena alla factory di Baker. Guiderà la nuova Husky Limited edition e ha anche un biennale in tasca: tutto sembra perfetto. In realtà potrebbe pagare la pressione della ricerca del risultato ad ogni costo, considerato che è l’unica punta della squadra rimasta orfana alla vigilia del campionato di Osborne (non ce ne voglia Wilson che sarà il compagno di squadra). Vedremo.
Ovviamente potrebbero esserci sorprese anche dai vari outsider come Savatgy, Anstie, McElrath, Bogle, Brayton ( alla sua ultima stagione di gare).
Insomma, sulla carta la stagione si presenta più incerta che mai.
PS: ma secondo voi vedremo Reed al via di una gara a 40 anni suonati? L’idea lo stuzzica parecchio a detta sua, chissà….
Buon Supercross a tutti
Daniele Sinatra