Considerazioni prima del via.
Questa notte a Houston prende ufficialmente il via la stagione 2021 e si parte come di consueto con il campionato Supercross. Siamo sempre in piena pandemia mondiale da Covid-19 e la speranza è che il campionato si possa svolgere con regolarità, senza intoppi o rinvii. Il calendario è stato infatti redatto sulla falsariga di quello dello scorso anno post Covid, pertanto si farà più volte tappa presso il medesimo stadio con gare infrasettimanali. Scompare la formula del Triple Crown quest’anno, mentre vi sarà un solo showdown.
A livello di Team i big non hanno cambiato squadre, ma ci sono stati movimenti interessanti e molti passaggi di categorie.
Scopriamo chi sono i professionisti sulla carta.
Il favorito d’obbligo è il campione in carica Eli Tomac. Dopo anni di tentativi andati a vuoto il pilota Kawasaki, 28 anni, si presenta al via con il numero 1 sulla tabella. Lo scorso anno Eli è stato impeccabile: nessun errore clamoroso, ma una consistenza e una regolarità nei piazzamenti prima sconosciuti. Eli voleva fortemente il titolo ed ha gestito la stagione in maniera impeccabile, vincendo quando c’era da vincere e accontentandosi quando necessario. Unico neo sono state le cattive partenze che spesso lo hanno costretto a rimontare. Avere vinto questo benedetto titolo gli ha tolto ormai tanta pressione per cui si presenta carico al via. Ma se vincere un titolo è difficile, confermarsi ancora di più! Chiedere a chi lo ha preceduto, ovvero Anderson e Webb. Riuscirà Eli nell’impresa? Sulla carta gli avversari non mancano.
In cima alla lista c’è sicuramente Cooper Webb. Il campione 2019 ha concluso secondo lo scorso anno e ha pagato una brutta caduta nel pre stagione, che gli hanno creato problemi alla schiena, acuiti da un’altra caduta durante il secondo triple crown, quando Webb sembrava pienamente recuperato e in forma. Dopo il lockdown Webb ha vinto ancora, ma poi ha preferito fermarsi dopo la prima prova del campionato Pro Motocross per curarsi gli acciacchi. E’ pienamente recuperato, di testa è molto forte e sulla KTM si trova benissimo pertanto è tra i favoriti d’obbligo e il nemico numero uno per Tomac.
Dopo Tomac e Webb sulla carta ci sono altri potenziali vincitori che però per diversi motivi possono essere considerati un gradino sotto.
Partiamo da Iron Ken Roczen e i suoi polsi bionici. Lo scorso anno Ken, dopo anni di calvario, è tornato a vincere una gara di Supercross: è stato davvero emozionante vederlo festeggiare la sua prima vittoria dal 2017. Il tedesco nella fase di campionato pre lockdown è andato fortissimo tanto da essere appaiato a Tomac in classifica. Alla ripresa del campionato però qualcosa è cambiato: ha corso a fasi alterne, con tanti bassi e pochi alti, vincendo anche una prova a sorpresa dopo che la gara precedente era sprofondato nelle parti basse della classifica. Ken si è giustificato dicendo che il suo fisico dopo anni di antibiotici è debilitato. Complice l’arrivo del suo primo figlio ha saggiamente deciso di fermarsi per riprendersi fisicamente. Ma rimane una incognita. Il fisico non lo assiste più? Oppure lo troveremo al top? Una mano gliela potrebbe dare la nuova Honda: un gioiellino che ha già vinto con Gajser il Mondiale.
Difficile decifrare anche le possibilità di Musquin. Il francese della Ktm ha saltato l’intera stagione Supercross lo scorso anno per un infortunio al ginocchio. E’ tornato nel pro motocross e piano piano ha ritrovato la condizione. La domanda però sorge spontanea: l’anno di assenza si farà sentire? Per il 31enne francese questa potrebbe essere l’ultima spiaggia per conquistare il titolo. Ora o mai più.
La sorpresa della stagione potrebbe essere Osborne: il pilota della Husqvarna, fresco vincitore del Pro motocross, lo scorso anno durante la fase di campionato post Lockdown è stato tra i migliori, vincendo anche la sua prima gara in 450. La conquista del national ha ulteriormente rafforzato le sue convinzioni e non ci stupirebbe vederlo lottare per qualcosa di importante!
Ci si aspetta molto anche da Cianciarulo. Lo scorso anno, al debutto, ha messo in mostra una grande velocità, purtroppo alla velocità sono corrisposte anche diverse cadute e un infortunio. Nel national è stato il rivale più pericoloso di Osborne. E’ stato di recente operato al gomito, ma assicura di essere pronto. Adam ha molto talento e in carriera ha raccolto meno di quanto meritasse. Lo scorso anno lo avevamo dato come la sorpresa del campionato. Quest’anno dovrebbe essere una delle certezze.
Outsider di lusso sono Jason Anderson, Malcom Stewart e Barcia: Anderson dopo il titolo del 2018 Anderson non è più riuscito ad esprimersi ai suoi livelli. Prima un infortunio, poi una stagione regolare ma senza guizzi. Che abbia perso lo smalto? Si è operato per rimuovere “scorie” dei vecchi infortuni e si è pure separato da Aldon Baker, che sappiamo essere un sergente di ferro che stressa molto i piloti. Potrebbe presentarsi al via completamente trasformato quindi è da tenere d’occhio! Forse considerarlo un outsider è una forzatura, vedremo. Stewart approda in un team factory ed è in forte crescita. L’ex campione 250 ha disputato lo scorso anno la sua stagione migliore e il passaggio alla Yamaha ufficiale potrebbe rappresentare l’ultimo step necessario per raggiungere la vetta della classifica. Barcia, dopo non avere rinnovato con Yamaha, è passato alla GasGas con il team TLD. La Casa spagnola fa parte della galassia KTM quindi la moto è al top. Il suo potrebbe essere sulla carta lo stesso percorso (da Yamaha a KTM (ops… Gasgas) che ha portato Webb al titolo due anni fa?? Sulla carta si. Ma personalmente, ogni anno non abbiamo considerato Barcia pilota da titolo. Da exploit si, perchè è capace di vincere le gare, ma gli manca la costanza. Vedremo se la moto gli consentirà di trasformarsi come accaduto a Webb.
Sarà curioso osservare anche i debuttanti di lusso di quest’anno nonchè detentori dei titoli nella 250: parliamo ovviamente di Ferrandis e Sexton. Entrambi piloti ufficiali, rispettivamente con Yamaha e Honda, avranno gli occhi di molti addetti e fans addosso. Chi la spunterà tra di loro? Chi sarà il Rookie of the year?? Potrebbero inserirsi subito nella lotta per la vittoria? Ferrandis di recente si è rotto il polso e la Yamaha 450 non è mai una moto facile per i debuttanti (chiedere a Webb e Plessinger) che si sono persi per cercare di capirla. Sulla carta per lui è più ardua la stagione. Sexton, invece, da quando è seguito da James Stewart si è letteralmente trasformato!! Nel Pro Motocross in 450 è andato benissimo. Non è escluso che possa accadere lo stesso nell’indoor.
Potrebbe poi venire qualcosa di buono da altri piloti, tipo Savatgy, Wilson, Davalos, Plessinger, McElrath, Tickle, Anstie, Hartranft etc. Alcuni sono già alle prese con infortuni, gli altri possono avere qualche exploit, ma onestamente niente di più. Tutti ottimi piloti da Top Ten.
C’è una nota stonata in tutto questo però: l’assenza di Chad Reed!!! Eh già! La pre stagione senza le solite foto sul toto-moto con la quale correre, senza parlare del raggiungimento di ulteriori record di longevità, è stata strana. Ma sarà ancora più strano, oserei dire triste, non vedere dietro al cancelletto di partenza una moto con la tabella n.22.
Testo Daniele Sinatra
Foto Pietro Ambrosioni