Approfittando del suo stop forzato per l’infortunio alla caviglia subito a Mantova, abbiamo rivolto alcune domande ad Alessandro Lupino su vari argomenti. Buona lettura.
MXT: Ciao Alessandro, innanzitutto, come stai? Come va la caviglia?
L: Ciao, Diciamo che sto bene ,ma non è un periodo facile per me…avevo preso un bel passo, forse non ero mai stato così veloce negli ultimi anni, quindi diciamo che fa più male stare fermo che il dolore alla caviglia!
MXT: Pensi di potere rientrare a Lommel?
L: No, non riesco. Spero di tornare in moto questo fine settimana
MXT: La tua stagione è cominciata male quest’anno, che problemi hai avuto?
L: Ci sono stati molti fattori che hanno segnato il mio inizio di stagione…però l’importante è esserne usciti.
MXT: Da Faenza in poi, invece, sei stato spesso il miglior privato in gara con prestazioni velocistiche e risultati degni di nota. Cosa è cambiato?
L: Niente, ero sempre io ma più tranquillo e consapevole di quello che potevo fare in moto. Infatti sono riuscito a dimostrarlo.
Mi sono divertivo molto.
MXT: Un calendario compresso quest’anno a causa del Covid-19: è molto difficile per un pilota correre tre Gp in 8 giorni? Tu come ti sei gestito?
L: Si è molto strano infatti, ma sapevamo che sarebbe stato tosto! Fisicamente è impegnativo, soprattutto tra le prime due gare perché c’è veramente poco tempo per recuperare. E infatti gli infortuni sono aumentati e ora al via credo che ci siano solo 21 piloti.
MXT: Ti piace l’attuale format delle gare che prevede tutto in un giorno o preferisci la classica formula e la manche di qualifica?
L: Si mi piace moltissimo! Sarebbe bello se si tenesse questo format anche per il futuro.
Sicuramente c’è meno rischio per noi piloti e secondo me aumenta lo spettacolo.
MXT: A questo punto della stagione è lecito pensare alla prossima. Pensi di rimanere con il tuo attuale team o ti stai guardando attorno?
L: Al momento è ancora presto, il mercato è tutto aperto. Non c’è niente di definitivo.
MXT: Come vedi al momento la sfida mondiale tra Tony e Tim?
L: Mi sorprende sempre Tony che alla sua età riesce ancora a battersi per il titolo mondiale con un ragazzo molto più giovane di lui. Tony è un vero talento! Solo da pilota puoi capire quanto è difficile essere tutti gli anni così competitivo. Nella MXGP fisicamente e mentalmente devi essere sempre al 100%, altrimenti fai fatica e lui è sempre lì a lottare. L’esperienza è dalla sua parte! Vedremo come finirà.
MXT: Chi ti ha impressionato quest’anno tra i tuoi colleghi?
L: Diciamo Evans! L’anno scorso andava forte, ma non così, anzi diciamo che arrivava anche indietro in mx2. Ha fatto davvero un bel passo avanti.
Intervista Daniele Sinatra