Leggo proprio adesso la decisione di Desalle di ritirarsi, e credo che valga la pena spendere due parole extra sul pilota belga.
Clement è l’ultimo di una dinastia di “piloti di una volta”, e vi dico perché.
Nel 2008, alla gara di Agueda in Portogallo, noto questo ragazzino magrissimo seduto da solo a cenare presso la hospitality di Youthstream. Io sono con Daniele Rizzi, che oggi è tra “quelli che contano” all’interno della struttura che promuove il Mondiale, e lui mi dice: “Quello è un belga che nel 2006 è passato dalle 125 al mondiale MX1. Ha ricevuto delle offerte per entrare in un team di buon livello in MX2 ma ha preferito passare subito alla 450. Non parla molto bene l’inglese e il suo budget è ridottissimo. Non ha quasi mai il meccanico per cui se ne sta da solo e non parla con nessuno, ma è simpaticissimo”.
Il giorno dopo lo osservo nelle prove e nonostante la moto sia sicuramente un po’ troppo potente per lui, mi sembra abbia una bella guida. Decido di farci quattro chiacchiere e con un po’ di gesti, con un po’ del mio francese imparato leggendo Asterix e il suo inglese rabbrecciato capisco che ha preferito passare dalla 125 in MX1 perché comunque era il suo sogno e anche se adesso non riesce nemmeno a tenere la 450, sta facendo palestra quando può per farsi un po’ il fisico. Ha scelto la Suzuki perché è quella che il concessionario gli ha offerto con lo sconto maggiore. Nelle trasferte vicine viaggia con macchina e carrello, in quelle più lontane si fa prestare un furgone da un amico e ci dorme dentro.
Il 2008 è stata la mia ultima stagione di Mondiale in Europa, dall’anno successivo ho fatto solo il Supercross USA, per cui ho potuto seguire la carriera del “MX Panda” solo dall’altra parte dell’Oceano. Ma Desalle è uno di quelli che è partito completamente da zero, senza budget e senza meccanico, è riuscito a guadagnarsi una moto ufficiale ed è diventato uno dei maggiori protagonisti della classe regina. Nel 2008, l’anno in cui abbiamo parlato, ha chiuso il mondiale all’11º posto. Nel 2009 ha vinto due volte (Repubblica Ceca e Brasile) e nel 2010 ha ottenuto proprio ad Agueda la sua terza vittoria… il resto è storia.
Ps nella foto ho colto l’attimo in cui Clement, durante il GP di Svezia del 2008 a Uddevalla, colpisce la bandiera a scacchi con la moto facendola volare via sul salto d’arrivo!