SAN DIEGO SX: VINCE TOMAC. CIANCIARULO IN 250

La vera dominatrice della serata è stata la pioggia. Non lieve come Anaheim ma più copiosa, tanto che anche il programma di gara è stata cambiato con una sola qualifica. Un inferno di fango hanno dovuto affrontare i piloti e infatti le finali sono state caratterizzate da diversi errori.

Tomac vince la prima gara dell’anno e conquista la tabella rossa che passa ancora una volta di mano! Webb, infatti è incappato in un mezzo disastro ed ha finito la sua fatica solo all’ottavo posto. Ma andiamo con ordine. Al via è Ken Roczen a scattare al comando, ma il tedesco incappa subito in un errore e cade. Tomac prende il comando e non lo lascia più fino al traguardo. Ciò non significa che la sua gara sia stata esente da errori, tutt’altro: ha preso con la pedana una protezione e si è piantato, poi nell’ultimo giro un pilota gli è caduto davanti ed ha spento la moto. Nonostante tutto questo, avendo acquisito durante la gara un vantaggio abissale (più di venti secondi sugli inseguitori) ha vinto ugualmente, anche se all’ultimo giro Musquin è arrivato davvero vicino. Il francese coglie il suo terzo secondo posto consecutivo e in classifica generale segue a soli 4 punti Tomac. Dopo una partenza non brillantissima, Marvin ha svolto una gara in progressione,liberandosi di Bogle e alla fine anche di Roczen. L’infortunio al ginocchio ormai è alle spalle e Marvin lo ha detto anche a fine gara che ormai non ha più dolore e che può allenarsi con costanza. Roczen chiude a podio: fortunatamente dopo la caduta al primo giro è risalito subito in sella e non ha perso troppe posizioni. Si è liberato di Bogle, ma nulla ha potuto contro il ritorno di Musquin nel corso dell’ultimo giro. Punti pesanti e secondo posto in classifica appaiato a Musquin.

Bella la gara di Bogle, partito terzo è passato secondo dopo la caduta di Roczen. Paga purtroppo anche lui uno spegnimento della moto in curva. E’ stato quindi sorpassato dal tedesco della Honda e poi da Musquin, ma alla fine ha portato a casa un bel quarto posto. Nonno Reed, sente l’aria di San Diego e porta a casa il quinto posto, miglior prestazione dell’anno. Una gara accorta quello dell’australiano che ancora una volta si gioca la carta dell’esperienza, ritmo regolare, zero errori e top five.

Webb è stato sfortunato: si trovava nel gruppo dei migliori e mentre si trovava in quinta posizione si è trovato un pilota più lento davanti (Musquin) : pinzata e caduta. Ha perso qualche posizione e alla fine ha chiuso ottavo. Ma se parliamo di sfortuna la palma la dobbiamo dare a Barcia. Incredibilmente la sua moto si è piantata, lasciandolo a piedi. Ritiro e vetta della classifica sempre più lontana: 32 punti sono davvero troppi.

In 250 Cianciarulo ha guidato la gara dalla prima curva, non commettendo errori e vincendo la terza gara della stagione, la seconda consecutiva. Con la terza vittoria Adam afferra la tabella rossa e scava un piccolo solco in classifica, approfittando di una serata non brillante degli avversari. Menzione per McElrath che caduto subito ha rimontato dal diciannovesimo posto al quarto. Ferrandis è stato sfortunato. E’ partito terzo, ha lottato, fatto sorpassi. Era terzo, ma purtroppo nell’ultimo giuro ha avuto problemi alla frizione e causa il DNF è stato classificato settimo. Una certa fragilità in queste condizioni per le Yamana ufficiali, se pensiamo anche a quanto accaduto a Barcia nella 450. Peggio è andata a Nichols che ha compiuto diversi errori ed ha chiuso il suo calvario al decimo posto finale.

A podio hanno chiuso quindi Marchbanks, alla sua migliore gara della breve carriera nel Supercross e l’ottimo Decotis con la Suzuki.

 

 

 

Photo e video Credit: Feld Entertainment, Inc.

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