Questa sera si ritorna all’Angel Stadium di Anaheim per la terza prova del Supercross. Il format prevede la prima prova del Triple Crown cioè le tre finali per gara con punti assegnati stile nazioni. Ne deriva che il vincitore assoluto per classe sarà colui che nel complesso avrà raggiunto i risultati migliori. Potrebbe anche essere un pilota che non vinca nessuna delle tre finali. La formula è senza dubbio più eccitante per il pubblico, ma molti piloti sono critici per via dei rischi superiori che si corrono: più partenze e gare più corte da affrontare full gas.
Fin dall’introduzione di questa particolare formula, sono stati apportate varie modiche al format. Le finali sono diventate più lunghe e quest’anno addirittura per la classe 250 ciascuna finale durerà 10 minuti, mentre per la 450 12. Altra novità è costituita dalla possibilità di usare 2 moto, ma solo tra una gara e l’altra.
Le finali per ogni classe saranno al solito 3 e vi si accede dalle qualifiche. Non vi saranno quindi le classiche heat ma prove cronometrate. I primi 18 passano direttamente in finale. Rimane invece il Last Chance che farà accedere in finale i primi 4 piloti. E così si arriva alla classica griglia con 22 piloti.
Per quanto riguarda i punteggi, come detto, questi vengono assegnati in stile Motocross delle Nazioni. Quindi alla fine della manifestazione, i 26 punti del vincitore del round di Anaheim, andranno al pilota che ha conseguito i migliori risultati nell’arco della serata e via di seguito per il podio e il resto. Ad esempio potrebbe risultare vincitore del round di Anaheim chi ha totalizzato 3 secondi posti nelle tre finali (2+2+2) con un punteggio di 6 punti, che magari ha fatto meglio di un pilota che ha vinto due finali su tre, ma magari ha finito quinto nell’altra (1+1+5) poichè realizza 7 punti.
Grande spettacolo questa sera quindi.
Per quanto riguarda i piloti Roczen si presenta con la tabella rossa di leader e sarebbe bello vederlo tornare alla vittoria nel SX. Si attendono conferme da Baggett e Anderson, il risveglio di Barcia e i progressi di Tomac e Musquin. Una nota per Reed. Storicamente in tutti i suoi “ritorni” Anaheim 2 è la gara della riscossa. A Glendale ha tribolato con la moto, ma ha dichiarato di avere risolto i problemi al di là del risultato. Vedremo.
In 250 Cianciarulo spera di replicare, ma occhio al costante Nichols. Ferrandis riuscirà a tradure in risultati la sua velocità???