GLENDALE SX SPUNTI E RIFLESSIONI

BAGGETT VINCE LA SUA PRIMA GARA IN CARRIERA, CIANCIARULO DOMINA

Quella di Glendale è stata una prova ricca di sorprese, nel bene e nel male.

Nella 450 si registra la prima vittoria in carriera nella classe maggiore di Blake Baggett. Purtroppo però la finale è stata anche rovinata dalla brutta caduta di Malcom Stewart che ha causato l’interruzione della gara.

Al via è Roczen con una partenza strepitosa dal lato esterno della pista a portarsi al comando, seguito da Musquin, Anderson e Baggett. Hill, il più veloce in prova parte male e sbaglia pure, è praticamente ultimo. Roczen allunga su Anderson che ha scavalcato Musquin. Ma ecco l’imprevisto: Stewart in quel momento in lotta con Friese e Tomac cade pesantemente. La gara viene interrotta. Dopo che il pilota viene portato via, la gara riparte con i piloti in fila indiana in base alle posizioni al momento della sospensione. Roczen quindi primo, ma Anderson è una furia alle sue spalle. Dopo alcuni attacchi, Anderson passa all’interno, ma praticamente centrando l’anteriore del tedesco che cade giù. Un classico. Ken riparte quarto, superato anche da Baggett e Musquin. Anderson guida la gara con più di due secondi su Baggett, il quale però non si da per vinto. In una sezione ritmica Baggett è molto più veloce di Anderson e pian pian gli piomba alle spalle. Ne ha decisamente di più e a due giri dalla fine passa Anderson all’esterno nella curva dopo il rettilineo di partenza. Anderon non riesce a replicare e Blake vince la sua prima gara in 450!!! Roczen chiude terzo dopo avere superato Musquin. Tomac Chiude quarto, Musquin alla fine quinto davanti al vincitore di Anaheim Barcia.

Onore a Baggett i cui miglioramenti nel Supercross erano evidenti sin dallo scorso anno, quando raccolse diversi podi, ma in tutta onesta non mi aspettavo di vederlo sul gradino più alto del podio. Bravissimo.

Anderson ha scacciato i fantasmi della scorsa gara. Evidentemente il fondo viscido di Anaheim e la tabella numero 1 gli avevano causato il cosidetto “cagotto”. Ieri ha dimostrato invece di essere in grado di onorare quella tabella.

Roczen ha molto da recriminare: al momento dello stop, dopo una partenza perfetta, il tedesco era in fuga con un vantaggio di due secondi e mezzo su Anderson. Al secondo via è stato meno brillante nella gestione dei primi due giri e Anderson lo ha infilzato senza pietà. Chiude comunque con il secondo podio in due gare. e la vetta della classifica. La sua Honda ad Anaheim 2 sarà ancora più rossa del solito!!!

Musquin, migliora la posizione, ma non è il solito Musquin e si vede. Il francese mi pare meno fluido nella guida. Questione di allenamento per lo stop o il ginocchio non è ancora a posto? Ovviamente bocche cucite. Lui dice di essere contento dei progressi. Speriamo bene.

Tomac è entrato in finale vincendo il LCQ. Partito intorno al decimo posto è risalito senza fare errori, portando punti pesanti a casa.

Barcia, rispetto ad Anaheim, ha fatto un passo indietro. Ha navigato sempre nella top ten, lottando tutta la gara con Wilson, con cui aveva già incrociato i manubri nella qualifica. Qualche polemica tra i due e tabella rossa persa.

Deludono Webb, Plessinger, Hill e Reed. Webb non ripete la bella prova di Anaheim, così come Plessinger. Reed molto in palla nella Heat, in finale passeggia. Speriamo che l’aria di Aneheim lo risvegli come spesso in passato. Hill ha la velocità, ma deve darsi una calmata.

Stewart nella caduta si è rotto il femore: un vero peccato! Malcom nelle prime due gare è stato davvero molto veloce. Veramente sfortunato.

Savatgy non ha preso parte alla finale perchè si è procurato una commozione cerebrale.

Nella 250 Adam Cianciarulo ha riscattato gli errori della settimana precedente ed ha lasciato le briciole agli avversari. Partenza in testa e dominio assoluto! L’unico che sembrava potesse contrastarlo, per quanto visto nelle prove, era Ferrandis, che, però, si è eliminato subito cadendo per un high side stile Motogp al secondo giro mentre era terzo. Ripartito tra gli ultimi ha recuperato sino al sesto posto. Il leader della classifica Nichols ha corso bene e con la testa. Partito tra i primi ha corso senza errori e, superato anche McElrath, giunge secondo e mantiene la tabella rossa.

foto Pietro Ambrosioni

 

 

 

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